mercoledì 24 aprile 2024
Calendario
Orari S. Messe

Feriali e Prefestivi

Orario Ore 18.00
Lunedì
Mercoledì
Venerdì
Chiesa
San Pio
Orario Ore 18.00
Martedì
Giovedì
Chiesa
S.Maria Assunta

Martedì, Giovedì e Sabato

Orario Ore 08.00
Chiesa
S.Maria Assunta
 

Festivi

Orario Ore 8.30
Chiesa
S.Maria Assunta
Orario Ore 10.00
Chiesa
San Pio
Orario Ore 11.30
Chiesa
San Pio
Orario Ore 18.00
Chiesa
S.Maria Assunta
La nuova Chiesa

La nuova Chiesa

Segui l'avanzamento della realizzazione della nuova Chiesa dedicata a San Pio da Pietrelcina.
Sostieni anche tu il progetto...

Msg Medjugorje
Messaggio di Medjugorje del 25 maggio 2014
Cari figli! Pregate e siate coscienti che senza Dio siete polvere. Perciò volgete i vostri pensieri e il vostro cuore a Dio e alla preghiera. Confidate nel Suo amore. Nello Spirito di Dio, figlioli, tutti voi siete invitati ad essere testimoni. Voi siete preziosi e io vi invito, figlioli, alla santità, alla vita eterna. Perciò siate coscienti che questa vita è passeggera. Io vi amo e vi invito alla nuova vita di conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. continua»
Riduci
Omelia del giorno
Riduci
Sfida chierichetti
Riduci
Articoli

Angelus Papa Francesco 16 febbraio 2014

Pubblicato domenica 16 febbraio 2014 da Lorenzo Fettucciari in Omelia del giorno

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!


Il Vangelo di questa domenica fa parte ancora del cosiddetto “discorso della montagna”, la prima grande predicazione di Gesù. Oggi il tema è l’atteggiamento di Gesù rispetto alla Legge ebraica. Egli afferma: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento» (Mt 5,17). Gesù dunque non vuole cancellare i comandamenti che il Signore ha dato per mezzo di Mosè, ma vuole portarli alla loro pienezza. E subito dopo aggiunge che questo “compimento” della Legge richiede una giustizia superiore, una osservanza più autentica. Dice infatti ai suoi discepoli: «Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 5,20).
Ma cosa significa questo «pieno compimento» della Legge? E questa giustizia superiore in che cosa consiste? Gesù stesso ci risponde con alcuni esempi. Gesù era pratico, sempre parlava con gli esempi per farsi capire. Inizia dal quinto comandamento del decalogo: «Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; … Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio» (vv. 21-22). Con questo, Gesù ci ricorda che anche le parole possono uccidere! Quando si dice di una persona che ha la lingua di serpente, cosa si vuol dire? Che le sue parole uccidono! Pertanto, non solo non bisogna attentare alla vita del prossimo, ma neppure riversare su di lui il veleno dell’ira e colpirlo con la calunnia. Neppure sparlare su di lui. Arriviamo alle chiacchiere: le chiacchiere, pure, possono uccidere, perché uccidono la fama delle persone! È tanto brutto chiacchierare! All’inizio può sembrare una cosa piacevole, anche divertente, come succhiare una caramella. Ma alla fine, ci riempie il cuore di amarezza, e avvelena anche noi. Vi dico la verità, sono convinto che se ognuno di noi facesse il proposito di evitare le chiacchiere, alla fine diventerà santo! È una bella strada! Vogliamo diventare santi? Sì o no? Vogliamo vivere attaccati alle chiacchiere come abitudine? Sì o no? Allora siamo d’accordo: niente chiacchiere! Gesù propone a chi lo segue la perfezione dell’amore: un amore la cui unica misura è di non avere misura, di andare oltre ogni calcolo. L’amore al prossimo è un atteggiamento talmente fondamentale che Gesù arriva ad affermare che il nostro rapporto con Dio non può essere sincero se non vogliamo fare pace con il prossimo. E dice così: «Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello» (vv. 23-24). Perciò siamo chiamati a riconciliarci con i nostri fratelli prima di manifestare la nostra devozione al Signore nella preghiera.
Da tutto questo si capisce che Gesù non dà importanza semplicemente all’osservanza disciplinare e alla condotta esteriore. Egli va alla radice della Legge, puntando soprattutto sull’intenzione e quindi sul cuore dell’uomo, da dove prendono origine le nostre azioni buone o malvagie. Per ottenere comportamenti buoni e onesti non bastano le norme giuridiche, ma occorrono delle motivazioni profonde, espressione di una sapienza nascosta, la Sapienza di Dio, che può essere accolta grazie allo Spirito Santo. E noi, attraverso la fede in Cristo, possiamo aprirci all’azione dello Spirito, che ci rende capaci di vivere l’amore divino.
Alla luce di questo insegnamento, ogni precetto rivela il suo pieno significato come esigenza d’amore, e tutti si ricongiungono nel più grande comandamento: ama Dio con tutto il cuore e ama il prossimo come te stesso.

Commenti

Attualmente non ci sono commenti. Scrivi tu il primo.

Scrivi un commento

Solo gli utenti registrati possono scrivere commenti! Accedi se sei già registrato oppure registrati se sei un nuovo utente
Home   |   Chiesa   |   Articoli   |   Attività   |   Catechesi   |   Gruppi   |   Calendario   |   Gallery   |   Contatti
© Parrocchia Santa Maria Assunta | P.Iva: 94002140542